Marta Bellu /lei/. Coreografa, danzatrice e psicologa, si interessa a pratiche di consapevolezza ed espressione che coinvolgono il sistema mente-corpo in senso artistico, ecologico e sociale. La sua ricerca coreografica, in dialogo con la composizione musicale, esplora la relazione tra corpo, suono, luce, ambiente e paesaggio.
Si occupa di danza inclusiva, in particolare con persone con disabilità intellettiva, dal 2014 all’interno del progetto Iniziali, realizzando nel 2021 lo spettacolo I versi delle Mani, sostenuto dal progetto ministeriale Rifrazioni, con la danzatrice con sindrome di Down Laura Lucioli, con cui condivide la conduzione del laboratorio inclusivo Glitter e nuovi progetti di ricerca coreografica inclusiva. Con il gruppo multidisciplinare Trifoglio (Donato Epiro, Andrea Sanson) realizza Acquitrini (2023), Iride (2023) e Where else? (2020).
Dal 2019 è artista associata di Versiliadanza e nel 2021 è tra le fondatrici di A Corpo Vivo, con base a Cagliari, con cui realizza progetti e laboratori che intrecciano ecologia e pratica artistica.
Dal 2013 collabora come interprete con la coreografa Cristina Kristal Rizzo; ha lavorato con il Gruppo Nanou e nel 2020 con la coreografa svizzera Yasmine Hugonnet.
Dal 2015 si occupa di formazione artistica nelle scuole con l’Associazione Fosca e dal 2020 con Tempo Reale. Attualmente, dopo aver concluso il Master in Neuroscienze e Pratiche contemplative all’Università di Pisa, si dedica allo studio e alla pratica del Buddhismo tibetano all’Istituto Lama Tzong Khapa.