PROCHAIN ARRET Prima nazionale
nell’ambito del trentennale di Versiliadanza
PRIMA NAZIONALE
PROCHAIN ARRÊT
15 luglio ore 21.30
Marina di Pietrasanta, Lucca
La Versilia Festival
Realizzazione e interpretazione Stefano Agostini (flauti e musica dal vivo)
Sonia Bertin, Michela Caccavale, Luisa Guicciardini, Ilaria Landi, Daniela Maccari, Francesca Malacarne, Alessandro Pucci, Raffaele Sicignano, Angela Torriani Evangelisti (danza e coreografia)
Consulenza, musicale, musiche originali ed esecuzione dal vivo Stefano Agostini
Musiche E. Bosso, P. Conte, D. Ellington, G. F. Händel, J. Iglesias, S. Reich, A. Vivaldi
testi G. Caproni, M. Luzi, J. Saramago, A. Tabucchi
voce Gianluigi Tosto e Franco Di Francescantonio da “Recitarcanzoni” e “Vox Aquae” con Stefano Agostini (flauti), Marco Gammanossi (chitarra),
Nino Marini (chitarra basso, violino),
Giovanni Canale e Giacomo Riggi (percussioni)
Realizzazione montaggio video e audio Raffaele Sicignano
Coordinatore allestimento Daniele Donatini
Elaborazione progetto scenografico Nina Donatini
Disegno luci Lucilla Baroni
Produzione Versiliadanza, Festival La Versiliana con il sostegno di MIC – Direzione Spettacolo dal Vivo, Regione Toscana, Comune di Firenze
Un ringraziamento ad Atelier delle Arti-Livorno, A. S. D. Scuola Danza-San Gimignano, Le Stanze del Se’-Rosignano Marittimo
Una stazione deserta, un vagone, ovunque sedie tutte diverse come le storie di chi le
attraversa. Gente che sale… gente che scende… c’è chi sbaglia treno, destinazione, viaggio… c’è chi scappa, chi torna, chi guarda, chi scopre, chi sogna… c’è chi dorme per non vedere, chi ascolta, chi suona, chi canta, chi ha paura e chi incoraggia, chi conosce la strada e chi ignora il cammino, chi è stanco, chi aspetta e non sa cosa aspettare, chi perde il treno per il troppo aspettare, chi si arrabbia e fugge, chi piange e chi trema… C’è un mondo fatto di storie e trame, di vita e di perdite, di assenze e presenze, di distanze e partenze…
Nove artisti ripercorrono un viaggio nella memoria e anche nel ricordo di figure ed eventi che li hanno accompagnati nella loro “vita d’artista”. Tra musica dal vivo, danza, letteratura, immagini, canto e le note di autori di varie epoche, le figure raccontano e si raccontano continuando a sognare e forse temere, il prossimo approdo.
Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai
partito.
Il mio viaggiare
è stato tutto un restare
qua, dove non fui mai.
Giorgio Caproni, Biglietto lasciato prima di non andare via